Aforismi di Jorge Luis Borges

Chi era Jorge Luis Borges? Un sognatore, ha detto a volte lui parlando della sua attività di scrivere. Uno degli scrittori più importanti del Novecento, diciamo noi. Un bibliotecario e un uomo coltissimo, che con fantasia e sentimento imprendibili ha cambiato i connotati del racconto fantastico, imprimendo alla letteratura nuovi percorsi e forme di ragionamento.  Di seguito alcuni aforismi di Jorge Luis Borges.

  1. Io non parlo di vendette né di perdoni; la dimenticanza è l’unica vendetta e l’unico perdono.
  2. Ho commesso il peggiore dei peccati che un uomo possa commettere. Non sono stato felice.
  3. Ci sono sconfitte più dignitose di una vittoria.
  4. Fra i diversi strumenti dell’uomo, il più stupefacente è, senza dubbio, il libro. Gli altri sono estensioni del suo corpo. Il microscopio, il telescopio, sono estensioni della sua vista; il telefono è estensione della voce; poi ci sono l’aratro e la spada, estensioni del suo braccio. Ma il libro è un’altra cosa: il libro è un’estensione della memoria e dell’immaginazione.
  5. Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà d’un solo momento: il momento in cui l’uomo sa per sempre chi è.
  6. Non si è ciò che si è per quello che si scrive, ma per quello che si è letto.
  7. Una persona è innamorata quando si rende conto che l’altro è unico.
  8. Solo ciò che se ne è andato ci appartiene.
  9. Ho sospettato, qualche volta, che l’unica cosa senza mistero è la felicità, perché si giustifica da sé.
  10. Forse quanto un uomo è innamorato, non sbaglia. Forse sbagliano quelli che non sono innamorati.
  11. Penso che col tempo meriteremo di non avere un governo.
  12. Ho da sempre la sensazione che ci sia qualcosa che mi piaccia a Buenos Aires. Mi piace talmente tanto che non mi piace che piaccia ad altre persone.
  13. Non c’è consolazione più abile del pensiero che abbiamo scelto le nostre disgrazie.
  14. Prima le distanze erano maggiori perché lo spazio si misurava attraverso il tempo.
  15. Mi sono sempre immaginato il paradiso come una specie di biblioteca.
  16. Sono solo e non c’è nessuno nello specchio.
  17. Non essere ambizioso: accontentati di essere felice.
  18. Penso che bisognerebbe inventare un gioco a cui nessuno vinca.
  19. Il fardello del passato è infinito.
  20. La cecità è una forma di solitudine.

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