Chi era Jorge Luis Borges? Un sognatore, ha detto a volte lui parlando della sua attività di scrivere. Uno degli scrittori più importanti del Novecento, diciamo noi. Un bibliotecario e un uomo coltissimo, che con fantasia e sentimento imprendibili ha cambiato i connotati del racconto fantastico, imprimendo alla letteratura nuovi percorsi e forme di ragionamento. Di seguito alcuni aforismi di Jorge Luis Borges.
- Io non parlo di vendette né di perdoni; la dimenticanza è l’unica vendetta e l’unico perdono.
- Ho commesso il peggiore dei peccati che un uomo possa commettere. Non sono stato felice.
- Ci sono sconfitte più dignitose di una vittoria.
- Fra i diversi strumenti dell’uomo, il più stupefacente è, senza dubbio, il libro. Gli altri sono estensioni del suo corpo. Il microscopio, il telescopio, sono estensioni della sua vista; il telefono è estensione della voce; poi ci sono l’aratro e la spada, estensioni del suo braccio. Ma il libro è un’altra cosa: il libro è un’estensione della memoria e dell’immaginazione.
- Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà d’un solo momento: il momento in cui l’uomo sa per sempre chi è.
- Non si è ciò che si è per quello che si scrive, ma per quello che si è letto.
- Una persona è innamorata quando si rende conto che l’altro è unico.
- Solo ciò che se ne è andato ci appartiene.
- Ho sospettato, qualche volta, che l’unica cosa senza mistero è la felicità, perché si giustifica da sé.
- Forse quanto un uomo è innamorato, non sbaglia. Forse sbagliano quelli che non sono innamorati.
- Penso che col tempo meriteremo di non avere un governo.
- Ho da sempre la sensazione che ci sia qualcosa che mi piaccia a Buenos Aires. Mi piace talmente tanto che non mi piace che piaccia ad altre persone.
- Non c’è consolazione più abile del pensiero che abbiamo scelto le nostre disgrazie.
- Prima le distanze erano maggiori perché lo spazio si misurava attraverso il tempo.
- Mi sono sempre immaginato il paradiso come una specie di biblioteca.
- Sono solo e non c’è nessuno nello specchio.
- Non essere ambizioso: accontentati di essere felice.
- Penso che bisognerebbe inventare un gioco a cui nessuno vinca.
- Il fardello del passato è infinito.
- La cecità è una forma di solitudine.