Quando in un Romanzo parliamo di intreccio (o plot, come dicono gli inglesi) intendiamo l’ordine degli eventi che descrivono una storia, così come lo scrittore ha deciso di comunicarceli. Altra cosa è invece la fabula: ovvero, l’ordine cronologico in cui gli eventi si sono svolti; non è detto che quest’ultimo coincida con l’ordine scelto dal narratore.
L’intreccio in un Romanzo storico non pone limiti di sorta all’Autore, fatte salve le sue scelte in ordine ai rapporti fra trama e Storia. Se per esempio prendiamo il romanzo Ivanhoe di Walter Scott, romanzo scritto nel 1819, e ambientato nel Medioevo delle crociate, troviamo che il periodo storico è semplicemente la cornice degli eventi.
In un Romanzo storico, l’Autore deve scegliere il periodo nel quale si trova e saper descrivere quel particolare momento storico, come se isolasse un trattino di storia, fermasse il tempo e ci facesse vivere esattamente nell’epoca descritta. La Storia, intesa come grandi eventi, starà fuori a guardare oppure riguarderà singole situazioni del Romanzo. Nel caso di Ivanohe sappiamo anche l’anno nel quale il romanzo è ambientato: si tratta del 1194 d.C.
In quel periodo è in atto una battaglia per il trono d’Inghilterra tra Giovanni Senzaterra e Riccardo Cuor di leone, di cui nel Romanzo non abbiamo che pochi e sparuti cenni. L’Autore sceglie di lavorare soprattutto di fantasia e di costruire una vicenda ricca di suspense in cui gli accadimenti si mantengono indipendenti dai fatti storici.
Ci troviamo a riflettere sul vero storico dell’opera, e in questo siamo aiutati dallo stesso Autore, che nella prefazione spiega il lavoro di ricerca con il quale ha cercato di renderla – inoltre notiamo che tutto ciò si salda con la poetica dello Scrittore in un amalgama quasi indissolubile. Alcuni aspetti che rendono il Romanzo storico di Scott perfettamente credibile sono: la rappresentazione dei giochi cavallereschi e i rapporti fra la corte e il suo Re; i rapporti della nobiltà dell’epoca con le altre classi e con il denaro; l’amministrazione della giustizia o le condizioni alle quali essa viene esercitata; la condizione della donna e degli schiavi; il concetto di onore; la religione. Insomma, Scott sembra soprattutto possedere una profonda conoscenza della civiltà del XII secolo in ogni suo aspetto, e da questa costruisce la storia come fosse una sorta di exemplum pratico della vita di allora; tutto ciò che ci viene raccontato riguardo a Ivanhoe – figura che poi sarà ripresa in un’opera lirica di Gioacchino Rossini e molto al cinema – si basa sulle conoscenze storiche e sul mito cavalleresco del tempo.
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